11.05.2013

Italiani nel mondo - L’INCA SVIZZERA CHIUDE

L'INCA Svizzera chiude i battenti a causa di una mega-truffa ai danni di anziani assistiti. L'autore del raggiro esploso nel 2008, Antonio Giacchetta, era all'epoca dirigente nazionale del patronato e ne guidava l'ufficio di Zurigo. In seguito, durante la lunga carcerazione preventiva cui venne sottoposto dall'estate del 2009 alla primavera del 2010, il funzionario ha ammesso le proprie responsabilità per una cifra complessiva che ammonterebbe a diverse decine di milioni.

Il giornalista ticinese Fabio Dozio, presentando Veleno dentro, documentario della TSI sul Caso Giacchetta, ha posto alcune semplici, ma inquietanti domande: "Come ha potuto operare senza che nessuno se ne accorgesse? Dove sono finiti i milioni rubati? E che ruolo hanno avuto il Consolato Italiano di Zurigo e le compagnie svizzere d'assicurazione?" Queste domande sono rimaste a tutt'oggi senza risposta.

Mentre l'istruttoria penale è in corso, sul piano civilistico la Corte federale ha intanto sancito però un obbligo di rifusione da parte del Patronato nei riguardi dei propri assistiti. In seguito a questa sentenza, passata in giudicato alcuni mesi fa, l'Inca-Cgil ha chiuso i propri uffici nella Confederazione. Lo dichiara la Presidenza della Associazione INCA Svizzera non senza esprimere un sentimento identitario che sembra preludere a ulteriori sviluppi della vicenda: "Se oltre cinquant'anni di storia, di impegno, di tutela ai nostri connazionali, finiscono per colpa di un criminale e di chi ne strumentalizza politicamente le azioni", si legge nel comunicato, "non permetteremo comunque che a pagarne il prezzo siano i nostri assistiti".

Marco Tommasini, presidente del Comitato Difesa Famiglie (CDF), associazione che riunisce "i danneggiati del caso Inca-Giacchetta", ci ha inviato il commento che di seguito, doverosamente, riportiamo. (A.E.)

 


 

Grande Festa! Grande Vergogna!

 

Grande Festa! - Il 22 settembre 2007 l' INCA/ CGIL festeggiava il giubileo dei 50 anni in Svizzera. Grande festa al Casinò di Montbenon a Losanna.

Corposo il programma di festeggiamenti in presenza di personalità della vita politica locale, del segretario generale del più importante sindacato italiano (CGIL), Guglielmo Epifani, e di numerosi rappresentanti del movimento sindacale svizzero ed italiano.

Diversi gli avvenimenti culturali. Tra questi in programma un caffè letterario sul tema "Quando gli emigrati producono cultura", con la partecipazione di autori spiccati. Il dibattito era introdotto e moderato dal Forum svizzero sugli studi delle migrazioni.

La "Salle des Fêtes", invece, ospitò l'esposizione fotografica dal titolo "Emigrati di qui e d'altrove" in presenza dell'autore.
Dopo la parte ufficiale, la "Salle Paderewsky" ospitò una serie di concerti, con le esibizioni di un gruppo locale e di cantautori italiani di primo piano. La serata era animata da un'attore ed autore di spettacoli e show televisivi. Grande Festa!

Grande Vergogna! - Ora il patronato chiude i battenti e lo fa in silenzio per la vergogna. Si sono spenti i riflettori dopo che centinaia di assistiti sono stati truffati dall' INCA/CGIL a Zurigo. I protagonisti dell'esposizione fotografica "Emigrati di qui e d'altrove" della "Salle des Fêtes" si sono fatti sentire.

Non hanno accettato che al Casinò di Montbenon a Losanna di cinque anni fa, si festeggiasse mentre nello stesso tempo si truffava, ci si abbuffasse mentre a loro veniva tolto il pane e ci si ubriacasse con il loro sudore e le loro lacrime.

I partecipanti del caffè letterario ora sono muti. Gli elogi di allora si sono spenti. Dove è rimasta l'orazione funebre? Dove sono le personalità della vita politica, il segretario generale della CGIL per svolgere il funerale dell'INCA? Grande Vergogna!

Quello che rimane è un comunicato dove la Presidenza dell'Associazione INCA Svizzera in presenza della sentenza del tribunale federale che li condanna nega ogni colpa. Nessun ripensamento, nessuna scusa, nessun pentimento.

Rimane un vuoto immenso, una tristezza incolmabile e la certezza amara che gli organismi istituzionali italiani non sono all' altezza del loro compito. I parlamentari della circoscrizione italiana, i Comites, il CGIE come se non esistessero.

La chiusura del patronato INCA/ CGIL in Svizzera è una sconfitta per tutti noi.

Un giorno di lutto per la Repubblica Italiana e per tutta l'emigrazione.

Il Comitato Difesa Famiglie

 


 

Sul "Caso Giacchetta" si consiglia la visione del documentario Veleno dentro di Maria Roselli, Gianni Gaggini, Marco Tagliabue (TSI, © Falò).