4.18.2013

Crisi: Italcementi taglia nove stabilimenti in Italia

LAVORO E DIRITTI

a cura di www.rassegna.it

 

 

Il gruppo ridurrà da 17 a 8 gli stabilimenti produttivi. Lo ha annunciato il direttore generale del gruppo Giovanni Ferrario durante l'assemblea degli azionisti a Bergamo. "La domanda si è allineata ai livelli della fine degli anni Sessanta"

 

Italcementi ridurrà a breve da 17 a 8 gli stabilimenti produttivi in Italia. Lo ha annunciato il direttore generale del gruppo Giovanni Ferrario durante l'assemblea degli azionisti in svolgimento a Bergamo.

    In generale il piano di razionalizzazione dei costi prevede 'efficienze per 110 milioni: il piano continua e stiamo aumentando rispetto agli obiettivi che ci siamo dati', ha concluso Ferrario.

    La giustificaziona a questa scelta l'ha fornita la stessa Italcementi durante l'assemblea. "Il mercato italiano del cemento continua ad essere caratterizzato da una sovracapacità produttiva rispetto ad una domanda che si è allineata ai livelli della fine degli anni Sessanta', affermano i vertici del grupppo in una lettera agli stake holder distribuita in avvio dell'assemblea del gruppo che ratifica il bilancio 2012. 

    "L'anno scorso le aspettative di un'inversione della tendenza negativa che aveva caratterizzato il settore delle costruzioni a partire dal 2008 -hanno  affermato il presidente di Italcementi, Giampiero Pesenti, e il figlio Carlo, consigliere delegato - si sono allontanate a causa dell'aggravarsi dello scenario congiunturale, soprattutto in Europa, in alcuni fasi entrato in una fase di recessione, spostando l'attesa di segnali concreti di ripresa sono nel prossimo futuro".

    A fronte di questa nuova realtà, “che si prevede non possa più tornare agli elevati livelli pre-crisi”, si legge ancora nel testo da Italcementi "è stato avviato un intervento con l'obiettivo di razionalizzare l'apparato industriale e distributivo nazionale, senza per questo ridurre le quote di mercato: il gruppo con il rigoroso controllo della gestione finanziaria continuerà una politica di mantenimento dell'indebitamento netto entro i prudenziali limiti che da sempre  caratterizzano il profilo della società".

    Il 2013 - prosegue la lettera dei vertici agli azionisti – “inaugura la completa integrazione nella relazione finanziaria annuale della relazione sulla sostenibilita' e le strategie e le azioni intraprese quest'anno, pur a fronte di una volatilità che contraddistingue l'evoluzione dello scenario macroeconomico mondiale, determineranno per il gruppo nuove sfide e un impegno ancora maggiore affinche' la nostra attivita' possa generare valore condiviso per tutti gli stake-holders”, concludono Giampiero e Carlo Pesenti.