2.19.2013

Terni: in acciaieria si vota sul contratto e vince la Fiom

LAVORO E DIRITTI – 2

a cura di www.rassegna.it



Oltre il 52% dei lavoratori partecipa alla consultazione promossa dalle tute blu della Cgil, che incassano quasi il 90% dei consensi. Superato il quorum anche in tutte le altre realtà del gruppo. Il commento: "I lavoratori vogliono votare i loro accordi"

   “Il risultato del referendum è inequivocabile, la maggioranza dei lavoratori di Acciai Speciali Terni rigetta la proposta del nuovo contratto non firmato dalla Fiom”. Cantano vittoria le tute blu della Cgil dopo la consultazione avvenuta la scorsa settimana nella più grande fabbrica umbra sul contratto separato firmato da Fim e Uilm senza la Fiom.

     “Il processo democratico che abbiamo messo in campo – afferma Claudio Cipolla, segretario generale della Fiom ternana - ha dato a tutti la possibilità di esprimersi e di certificare che quel contratto cancella i diritti, la democrazia e non recupera il potere di acquisto dei salari. Ora – aggiunge Cipolla – alla luce di questo risultato, che rafforza quelli già ottenuti in altre importanti realtà del settore, intendiamo farci carico di tutte la istanze che i lavoratori vorranno promuovere per la riconquista di un contratto di tutti e per tutti”.

    Ma ecco i risultati nel dettaglio. In Ast hanno partecipato alla consultazione 1194 lavoratori, pari al 52,5% del totale dei dipendenti dell'azienda. Il risultato è stato nettissimo: l'89,46% dei votanti ha detto sì alla proposta Fiom, mentre i no si sono attestati al 10,54%.

    Risultati simili anche nel resto del gruppo. Alla Società delle Fucine i votanti sono stati 115, pari al 57,2% dei dipendenti, e i sì sono stati l'87,6%. In Aspasiel 41 votanti (61,2% dei dipendenti) e sì al 70,7%. Infine, in Ilserv 177 votanti (54%) e 88,6% di consensi alla proposta Fiom.

     “La partecipazione alla consultazione dimostra che i lavoratori hanno voglia di votare sugli accordi che li riguardano – conclude Claudio Cipolla – C'è dunque la necessità di definire al più presto delle regole precise su come si approvano e come si rinnovano i contratti. Il nostro impegno per questo continua”.