2.13.2010

Vertice Ue, accordo sulla Grecia; L'ECONOMIA E L’EFFETTO DOMINO

Van Rompuy non ha fornito dettagli, ma il testo prevede il sostegno comunitario e stabilisce che gli stati hanno “una responsabilità condivisa” per quanto riguarda la stabilità dell'area. I partner europei: “Ora tocca ad Atene raggiungere gli obiettivi”

I leader europei hanno trovato un accordo sulle misure contro la crisi finanziaria greca. L’annuncio è stato dato a Bruxelles dal presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy, al termine di un incontro a quattro con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy, il premier greco George Papandreou e il presidente della Banca centrale Jean Claude Trichet.

Van Rompuy non ha fornito dettagli ma, secondo il testo della dichiarazione letta in conferenza stampa, al centro dell'accordo c'è la decisione, da parte di tutti e 27 gli stati membri e della Commissione, di monitorare strettamente l'attuazione delle misure greche, con l'assistenza solo tecnica del Fondo monetario internazionale. L'intesa prevede il sostegno comunitario ad Atene e stabilisce che gli Stati dell'area euro hanno “una responsabilità condivisa” per quanto riguarda la stabilità economica e finanziaria dell'area.

E’ dunque in questo quadro che l'Unione “sostiene pienamente gli sforzi del governo greco e il loro impegno a fare tutta quanto è necessario, compresa l'adozione di misure addizionali per assicurare che gli ambiziosi obiettivi fissati dal piano di stabilità per il 2010 e gli anni successivi siano raggiunti”. I partner europei invitano inoltre il governo greco a mettere in pratica “tutte le misure in modo rigoroso e determinato per ridurre effettivamente il deficit dei conti del 4% nel 2010”. L’accordo, però, dovra' ora essere attuato “nei giorni e nelle settimane a venire'.

Il controllo sull'attuazione delle raccomandazioni spetta in ogni caso alla Commissione, “in collegamento con la Bce”; la stessa Commissione proporrà le misure aggiuntive necessarie, avvalendosi della consulenza tecnica del Fondo monetario internazionale. Una prima valutazione sarà fatta a marzo.

Dagli Stati Uniti il consigliere economico della Casa Bianca Christina Romer ha detto che l'America darà il suo sostegno a qualsiasi iniziativa per rendere più stabile e sicura la situazione di Atene. "L'accordo di oggi - ha concluso Van Rompuy- traduce una volonta' politica forte, in cui c'e' una parte sulla responsabilità della Grecia, e uno politico di solidarietà se necessario".

Secondo, Jean-Claude Juncker, la Grecia non e' comunque a rischio fallimento. L'ipotesi di un fallimento di Atene 'non e' da prendere in considerazione', ha detto oggi il presidente dell'eurogruppo. Il presidente della Commissione, Jose' Manuel Barroso, ha confermato. Al momento la Grecia “non ha chiesto aiuti finanziari” – ha detto - e non e', dunque, sull'orlo della bancarotta. 'Non e' il momento di pensare a scenari molto remoti o poco realistici', ha concluso.

Francia e Germania si propongono inoltre come 'il motore' del processo che portera' a un governo economico europeo. E’ questo il segnale forte lanciato dal presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, e dalla canceliera tedesca Angela Merkel, nella conferenza stampa congiunta al termine del vertice. Merkel e Sarkozy hanno spiegato di aver 'raccolto il consenso' degli altri leader europei sull'esigenza di rafforzare il coordinamento delle politiche economiche nazionali attraverso l'indicazione di 'obiettivi selezionati e condivisi”.