12.01.2015

Matera 2019: laboratorio di buona occupazione

LAVORO E DIRITTI a cura di www.rassegna.it

 

Si è tenuto il primo tavolo di confronto tra amministrazioni e associazioni di categoria sui temi legati alla creazione di nuovi posti di lavoro, che dal progetto di candidatura (e successiva assegnazione del titolo) sembrano essere del tutto assenti

 

Le opportunità offerte da Matera capitale europea della cultura 2019 devono andare oltre gli aspetti infrastrutturali e di programmazione culturale, volgendo lo sguardo alla possibilità concreta di creare nuovi posti di lavoro, occupazione stabile, rispettosa della dignità dei lavoratori. Un obiettivo chiaro, quello fissato dalla Cgil di Matera e della Basilicata, nel promuovere ieri (25 novembre) “Diritti verso il 2019”, il primo tavolo di confronto tra amministrazioni e associazioni di categoria sui temi legati proprio al lavoro, che dal progetto di candidatura (e successiva assegnazione del titolo) sembra essere il grande assente.

    “Non è vero che la cultura non produce occupazione – ha detto Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams nazionale, partecipando al dibattito –: anzi, è proprio da cultura e turismo che si può dare un impulso deciso allo sviluppo anche di altri settori, come la conservazione del patrimonio e la sua manutenzione, con interventi innovativi frutto di ricerca. Non solo turismo e strutture ricettive, quindi, ma una vero e proprio ‘sistema’ economico della cultura”.

    Alla tavola rotonda hanno partecipato, oltre ai segretari di Cgil e Filcams di Matera e Basilicata, anche i rappresentanti di Confindustria, Confapi, Fondazione Matera 2019. Per tutti, obiettivo comune è quello di darsi un coordinamento, per non arrivare in ritardo all’appuntamento del 2019, programmando e pianificando con attenzione gli interventi infrastrutturali (rete stradale e ferroviaria su tutti), le iniziative da legare all’evento, il coinvolgimento della fitta rete di associazioni cittadine.

     “Non prendiamo a modello la recente Expo – ha osservato Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata –, perché andremmo nella direzione di creare interventi spot, non strutturali e inutili a un reale sviluppo del territorio. Creiamo invece una rete stabile di relazioni per poter fare di Matera il laboratorio di un nuovo modello economico, basato su un’idea di città nuova, moderna, sostenibile”.

    A collegare ogni aspetto di sviluppo e promozione, emerge la volontà comune di governare il processo con attenzione, anche per non lasciare spazio ad attività illegali. “Puntiamo a rendere trasparente ogni nostra azione – ha spiegato Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera 2019 – e per ogni attività stiamo elaborando dei bandi che diano a chiunque abbia idee valide la possibilità di accedere al progetto”.

    Cgil e Filcams hanno proposto per questo motivo alle associazioni di categoria di concordare e sottoscrivere protocolli a tutela della legalità e alle istituzioni di farsi garanti che queste regole condivise vengano rispettate fino in fondo.