4.07.2016

Carta dei diritti del lavoro, parte la raccolta firme

LAVORO E DIRITTI - a cura di www.rassegna.it

  

Le 41.705 assemblee sono "un grande fatto di partecipazione". Al via le firme, obiettivo trasformare il nuovo Statuto in legge: "Riconsegniamo centralità al mondo del lavoro

 

Il comitato direttivo della Cgil ha approvato la Carta dei diritti universali del lavoro. Questo l'esito della discussione, che si è conclusa nella serata di ieri (21 marzo) con il documento approvato senza nessun voto contrario e con sei astenuti. "Le assemblee svolte (41.705) sono l'indice di uno sforzo politico ed organizzativo senza precedenti - si legge nel testo -, che ha coinvolto l'insieme dell'organizzazione ed un rilevante numero di non iscritti e non iscritte; un grande fatto di democrazia e partecipazione che conferma il radicamento senza eguali del sindacato confederale nella società italiana".

    Il dibattito, introdotto dal segretario generale Susanna Camusso si è concentrato sulla valutazione della consultazione straordinaria degli iscritti e dei non iscritti, che ha coinvolto quasi un milione e mezzo di persone nel corso delle assemblee nei luoghi di lavoro o nei diversi siti produttivi e dei servizi. Oltre alle informazioni e al racconto di questi due mesi di confronto con i lavoratori, la leader della Cgil ha spiegato il senso di tutta l’operazione e nel corso della sua relazione al direttivo del pomeriggio ha voluto precisare il senso politico della campagna per la Carta dei diritti universali che dovrà diventare legge. La Cgil punta a coinvolgere tutto il paese e il Parlamento che dovrà legiferare.

    I due quesiti sottoposti al giudizio dei lavoratori nel corso della consultazione, sui quali si sono espressi col voto 1.466.697 iscritte ed iscritti alla Cgil, hanno fatto registrare una larghissima maggioranza di favorevoli: il 98,49% per quanto riguarda l'approvazione della Carta dei diritti ed il 93,59% per quanto concerne il mandato al comitato direttivo della Cgil di definire quesiti referendari utili a sostenere il percorso per la trasformazione in legge.  Nello specifico dei tre quesiti, il sindacato di Corso Italia ha approvato: cancellazione del lavoro accessorio (voucher), reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende sopra i cinque dipendenti. “La scelta referendaria, a carattere eccezionale e straordinario – si legge - è coerente ed è unicamente finalizzata al sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare che la Cgil avanza con la Carta, che è e rimane il cuore e la finalità dell'iniziativa decisa dalla Cgil".

    Adesso si parte con la raccolta delle firme. La data di inizio è fissata per sabato 9 aprile e si concluderà venerdì 8 luglio per i quesiti referendari, termine ultimo sabato 8 ottobre per la Carta die diritti universali. L’obiettivo, spiega ancora la Confederazione, è quello di raccogliere milioni di firme per trasformare la proposta di legge di iniziativa popolare in un grande fatto politico, oltre che di partecipazione diretta dei lavoratori, come avvenuto finora. La raccolta di firme "sarà l'occasione per sviluppare, a partire da Cisl e Uil, ogni possibile interlocuzione con istituzioni, associazioni ed organizzazioni sociali, politiche, culturali e dovrà essere accompagnata in ogni territorio da iniziative pubbliche tese ad ampliare la conoscenza dei contenuti, il dibattito attorno ad essi ed a coagulare un ampio e fattivo consenso attorno alla nostra proposta, anche attraverso lo sviluppo della contrattazione inclusiva". La Cgil, con questa iniziativa, "riafferma la propria determinazione a riconsegnare centralità al lavoro, al suo valore, come risorsa imprescindibile per il paese e per realizzare l'obiettivo degli Stati Uniti d'Europa".

   

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