2.01.2016

Lettera da Corleone: «A viso aperto contro il sistema mafioso»

LAVORO E DIRITTI

a cura di www.rassegna.it

 

 Ideale passaggio di testimone tra la “vecchia” e la “nuova” guida della Cgil territoriale. “Un onore per me aver ricevuto lo stesso incarico che fu di Placido Rizzotto – dice il neosegretario Lo Sciuto – cercherò con tutte le forze di esserne degno”

 

di Dino Paternostro

 

Cosimo Lo Sciuto, 32 anni, laureato in Diritto del lavoro, è il nuovo segretario della Camera del lavoro di Corleone. Un impegno da far tremare i polsi, specie se assunto in un piccolo centro come quello della provincia di Palermo, tristemente conosciuto in tutto il mondo per aver dato i natali ad alcuni dei più spietati boss della mafia. Cosimo lo svolge da volontario e con quel pizzico di coraggio/incoscienza che ci vuole. Sono qui a colloquio con lui con l'intento di realizzare un’ideale passaggio di testimone tra la “vecchia” e la “nuova” guida della struttura camerale. “Ho incontrato la Cgil – dice Cosimo – contestualmente al mio impegno nel mondo dell’associazionismo. Dal 2002, con l’Osservatorio politico prima e con il gruppo Dialogos poi, abbiamo condiviso tantissime attività con la Camera del lavoro di Corleone. Nel corso di tutti questi anni abbiamo insieme tenuto vivo il ricordo di Placido Rizzotto e Bernardino Verro, l’impegno per la difesa del nostro ospedale, la battaglie per l’acqua pubblica. Ma la prima volta che ho compreso davvero cos’è la Cgil fu a 15 anni, quando lessi “Il sogno spezzato”, la biografia da te scritta su Placido Rizzotto. Rimasi colpito da quel libro, dal racconto di come la mia Corleone reagì al giogo degli agrari e dei mafiosi”. >>> Continua la lettura su rassegna.it