RAZVITIE = SVILUPPO
La promozione del Progetto Razvitie sarà fatta in Italia da un Comitato di esperti che si impegnano a sostenere l'iniziativa per il suo alto valore.
Il Comitato ha carattere informale, opera su basi volontarie, è aperto ad ulteriori adesioni di quanti volessero dare un contributo di qualità in base alla propria esperienza e professionalità.
I promotori sono: Maurizio FLAMMINI, imprenditore, presidente PMI Italia; Gian Guido FOLLONI, presidente ISIAMED; Giuseppe FOLLONI, in rappresentanza SITES, Economisti per lo sviluppo; Mario LETTIERI, già sottosegretario all'Economia governo Prodi; Paolo RAIMONDI, economista, (coordinatore); Marco RICCERI segretario generale Eurispes; Dario RIVOLTA, già vice presidente Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputi; Lanfranco SENN, direttore CERTeT, Università Bocconi.
Il Comitato promotore ha approvato, nel mese di maggio 2014, la seguente DICHIARAZIONE:
A quasi sei anni dalla più grave crisi finanziaria della storia il motore dell'economia reale non ha ancora ripreso a funzionare ai ritmi necessari. Una finanza ancora fine a sé stessa e svincolata da controlli e da regole più stringenti tiene schiacciati molti settori produttivi costretti in comportamenti e programmi misurati sul ritorno monetario e sul breve termine.
Una ripresa sana non si può basare solo su una crescita stimolata dal semplice aumento dei consumi ma può ripartire dalla realizzazione di grandi progetti di sviluppo di lungo termine a partecipazione pubblica e privata che promuovano le nuove tecnologie, la modernizzazione dei sistemi produttivi, un'occupazione qualificata, infrastrutture di portata strategica.
Un tale approccio richiede anche una rivisitazione del sistema del credito che deve tornare al suo ruolo ancillare di sostenitore dello sviluppo. Esso si accompagna alla comprensione di un mondo multipolare dove la cooperazione e lo sviluppo congiunto affrontano le sfide economiche e sociali lo sviluppo di una fascia di 200-300 km lungo l'intera linea, finalizzata alla realizzazione di nuovi insediamenti urbani e centri produttivi.
Un tale progetto potrebbe creare almeno 10-15 tipologie di poli industriali basate su tecnologie completamente nuove. Esso coinvolge i Paesi dell'Euro-Asia fino alla Cina e oltre. Naturalmente in particolare la Federazione russa potrebbe rendere produttivo e abitabile i vastissimi territori della Siberia. La Russia in passato si è sempre mobilitata intorno a grandi progetti, a cominciare dalla costruzione più di cento anni fa della linea ferroviaria transiberiana lunga 9.300 km.
L'11 marzo scorso, a Mosca, il presidente delle Ferrovie Russe, Vladimir Yakunin, ha presentato il "Progetto Razvitie" all'Accademia delle Scienze di Russia. Dopo aver ottenuto la sua validazione scientifica, il Progetto è pronto per essere discusso nelle varie istituzioni dell'amministrazione statale. Un progetto di così grande portata può essere realizzato soltanto con la partecipazione di tutti i Paesi coinvolti e interessati, a cominciare dall'Unione europea e dall'Italia, il cui contributo tecnologico appare insostituibile.
Noi riteniamo che il Progetto Razvitie possa svolgere un ruolo determinate di locomotiva economica e produttiva globale e come tale dovrebbe essere pienamente sostenuto e adottato dall'Unione Europea. Esso integra e affianca la politica di sviluppo della regione del Mediterraneo a cui l'Italia è geograficamente votata. E' ad essa complementare.
In un momento di grave crisi geopolitica generata intorno alla questione Ucraina che rischia di provocare un ritorno alla guerra fredda e veri e propri conflitti militari, il Progetto Razvitie propone una collaborazione tra tutti gli attori per realizzare una vasta politica di sviluppo a beneficio dei partecipanti che vivono nel continente euro-asiatico. Il "Comitato di sostegno del Razvitie" nasce in Italia e in Europa proprio per simili scopi di sviluppo e di pace.
Roma, maggio 2014
Adesioni a:
PAOLO RAIMONDI (Coordinatore)