12.15.2008

Cento cortei in cento città

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A cura di Internazionale - Prima Pagina
Il sorpasso della Spagna
Secondo gli ultimi dati pubblicati da Eurostat nel 2006 le economie di Spagna e Italia - la quarta e la quinta in Europa - erano molto vicine: il pil pro capite in Spagna aveva raggiunto il 104 per cento del reddito medio degli abitanti dell'Unione europea, contro il 103 per cento dell'Italia. Nel 2007 il divario è cresciuto: il pil pro capite spagnolo è aumentato al 106 per cento contro il 101 per cento dell'Italia.

El País, Spagna
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Cento cortei in cento città
Un milione e mezzo di persone in piazza con la Cgil nonostante il maltempo. Grandissima partecipazione non solo allo sciopero generale ma anche alle manifestazioni che si sono tenute in 108 città, indette dalla Cgil e alle quali hanno partecipato non soltanto i lavoratori del sindacato di Epifani ma anche i movimenti, gli studenti, i migranti. 80 mila manifestanti a Milano, 30 mila a Torino e Bari, 40 mila a Napoli. Uno striscione della Cgil scuola di Genova: "Fatti non fummo per viver come... Silvio, ma per seguir virtute e conoscenza". La controriforma Gelmini costretta alla difensiva.

Guglielmo Epifani chiede al governo e a Confidustria una cabina di regia comune per affrontare la crisi: «Lo sciopero è un mezzo per raggiungere degli obiettivi e mai un fine. Gli obiettivi sono di chiedere al governo di affrontare la crisi e di intervenire come stanno facendo gli altri governi europei» - ha dichiarato il segretario generale della Cgil. «Se la crisi è eccezionale non si può affrontare con poche risorse. Perchè la Francia sostiene gli investimenti, l'Inghilterra i consumi e noi non facciamo niente?».
Altissime le adesioni allo sciopero generale indetto dal maggior sindacato italiano da parte di tutte le categorie dei lavoratori, al Nord come al Sud. Le condizioni atmosferiche non hanno fermato la protesta neppure nella capitale, ma le notizie sulla giornata di lotta sindacale sono state diaframmate, manipolate e silenziate da parte considerevole dei media, pesantemente condizionati dalla crisi del mercato pubblicitario che consegue allo
tzunami della finanza mondiale.

L'ufficio stampa della Cgil ha diffuso ieri in serata la presa di posizione che di seguito riportiamo: "Con vero stupore registriamo una serie di reazioni scomposte, tese a negare l’evidente riuscita delle nostre manifestazioni e dello sciopero generale. In alcuni casi si è fatto ricorso ad argomentazioni che offendono profondamente la nostra Organizzazione e i milioni di persone che oggi sono scese in piazza per rivendicare condizioni di vita migliori. Non intendiamo scendere sullo stesso piano. I numeri, le immagini, ciò che concretamente hanno visto gli occhi di centinaia di migliaia di persone, testimoniano la grande riuscita della giornata di lotta di oggi, nonostante le avverse condizioni meteorologiche che hanno imperversato su tutto il Paese. La scompostezza e le argomentazioni utilizzate confermano, al contrario, l’evidente risultato positivo e la delusione profonda di chi aveva scommesso sul fallimento dello sciopero e delle manifestazioni".